La storia che ha fatto impazzire Salvini

Un ragazzo tunisino che vive a Bernalda, un piccolo comune in provincia di Matera, è disperato. Ha appena ricevuto la più brutta delle telefonate. La sorella, che vive a Napoli con il resto della famiglia, gli ha comunicato che purtroppo loro madre è morta. È stata colta da infarto e se n’è andata. Lui vuole assolutamente andare a dare l’ultimo saluto alla madre. Ma non può.
È disoccupato. Pur essendo munito di regolare permesso di soggiorno, da mesi non riesce a trovare lavoro nei campi.

In poche parole, non ha nemmeno i soldi per comprarsi il biglietto del treno e andare al funerale della madre.

Non sa che fare.
È solo. È triste. Piange pensando alla madre.
Nella disperazione, l’unico posto dove ha il coraggio di bussare è la caserma dei Carabinieri, presidio dello Stato in tutti i comuni d’Italia. I carabinieri lo hanno accolto. Gli hanno offerto un bicchiere d’acqua per farlo calmare. Lo hanno fatto sfogare. Lo hanno ascoltato. Lo hanno aiutato. E così, un paio di telefonate per verificare tutto, e i carabinieri si sono subito messi all’opera per raccogliere i soldi necessari per i biglietti del pullman. Una colletta veloce, per fare in modo che possa salutare la madre. Italiani veri. Che portano la divisa con orgoglio. Che non alzano le mani impotenti, ma che le mettono nel loro portafogli e aiutano. Senza post su facebook, senza dirette social, senza tweet. In un rispettoso silenzio.


Salvini si traveste da carabiniere ma non sarà mai un carabiniere. Perché non avrà mai il coraggio di essere umano come questi carabinieri, orgoglio del popolo italiano, unito e generoso.

2 comments
    • Maria Teresa
    • BELLISSIMO E COMMOVENTE. Dopo molto tempo non mi sentivo orgogliosa di essere italiana come dopo aver letto questo articolo! Grazie.

      • Daniele Cinà
      • grazie Maria Teresa 🙂

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